Supremazia bianca: cosa è? 15 caratteristiche del white power

Pubblicato da: Sambu Buffa

Le radici della cultura della supremazia bianca risalgono ai periodi in cui il colonialismo e l'imperialismo europei, hanno stabilito le gerarchie razziali per giustificare la conquista e l'oppressione di popolazioni non europee. Queste idee si sono radicate nel tessuto sociale, dando vita a sistemi di privilegio basati sulla razza, nel senso biologico originario.

Contingente di coloni olandesi in Sbarco di Jan van Riebeeck (1652)

La razza è la madre del razzismo, e se sappiamo che in senso biologico non esistono razze, la costruzione sociale è invece esistente, viva, vegeta e reale. Nel corso del tempo, la cultura della supremazia bianca si è apparentemente evoluta per adattarsi ai cambiamenti sociali, ma i tratti fondamentali costituiscono le radici di un sistema che si adatta solo in modo superficiale. 

I tratti della cultura della supremazia bianca (CSB) costituiscono lo standard e sono la preferenza per determinati valori, norme e stili di comunicazione tipicamente associati alla cultura bianca, creano un ambiente in cui le persone di altri contesti culturali si sentono emarginate, discriminate e spesso costrette ad adeguarsi.

Le caratteristiche della CSB sono:

  • perfezionismo
  • senso di urgenza
  • stare sulla difensiva
  • dare valore alla quantità rispetto alla qualità
  • credere solo a ciò che è scritto
  • credere in soluzioni universalmente giuste
  • paternalismo
  • accumulo di potere
  • paura del conflitto aperto
  • favorire l'individualismo
  • credere esageratamente che il progresso
  • credere nell'obiettività delle emozioni
  • rivendicare il diritto al conforto
  • culto della parola scritta.

Vediamoli uno per uno.

Perfezionismo

Tendenza a richiedere standard e risultati elevati, spesso irraggiungibili, per giudicare il valore di una persona o di un gruppo di persone.

Senso di urgenza

Quel modo di fare secondo cui tutto quello che si propone è di vitale importanza e tutto il resto deve passare in secondo piano.

Stare sulla difensiva

Inclinazione a reagire in modo difensivo quando vengono sollevate questioni riguardanti il razzismo, anziché essere aperti al dialogo.

Dare valore alla quantità rispetto alla qualità

Preferire la quantità piuttosto che concentrarsi sulla qualità e sull'efficacia.

Credere solo a ciò che è scritto

Rifiutare le esperienze personali o le competenze non documentate ufficialmente.

Credere in soluzioni universalmente giuste

Ritenere che esista un unico approccio corretto, senza considerare diverse prospettive culturali o individuali

Paternalismo

Manifestare atteggiamenti paternalistici, considerando che alcuni gruppi necessitino di guida o protezione.

Accumulo di potere

Tendenza a concentrare il potere e l'influenza in poche mani, spesso nelle comunità bianche

Paura del conflitto aperto

Evitare il confronto aperto o la discussione schietta riguardo alle questioni razziali per mantenere un'apparente armonia.

Favorire l'individualismo

Credere di essere l'unica persona a saper fare le cose bene. Arroganza nell'approccio a diverse iniziative, con la convinzione che solo il proprio modo di agire sia efficace.

Credere esageratamente nel progresso

Aspettativa che il progresso sia la soluzione senza fatica, e non riconoscere eventuali regressi o sfide persistenti.

Credere nell'obiettività delle emozioni

Ritenere che le emozioni siano irrazionali e non prendere in considerazione il contesto socio-culturale che può influenzare le percezioni.

Rivendicare il diritto al conforto

Pretendere un ambiente confortevole anche quando si affrontano tematiche scomode legate al razzismo, evitando discussioni difficili o inconvenienti.

Culto della parola scritta

Attribuire un'eccessiva importanza solo a ciò che è formalmente documentato o scritto, trascurando altre forme di conoscenza o espressione che potrebbero emergere attraverso esperienze personali o tradizioni orali.


Hai riconosciuto alcune caratteristiche del modo che hai magari di pensare, agire, certe tue convinzioni? Lo senti quel sistema che inizia a scricchiolare un po’?
Allora puoi continuare a riflettere rispondendo alle prossime domande:

In che modo la CSB può influenzare le dinamiche quotidiane in ambienti di lavoro, istituzioni e comunità?

Come posso riconoscere e affrontare la presenza di tratti della CSB nei luoghi che vivo?

Quali sono i passi pratici che posso intraprendere per promuovere la diversità, l'equità, l’antirazzismo e l'inclusione, sfidando questi modelli culturali?

In che modo posso favorire un dialogo aperto e rispettoso per superare i pregiudizi culturali e promuovere la comprensione reciproca?

Questo articolo è tratto da Cambia mentalità in chiave diversity, equity and inclusion, libro di Sambu Buffa che spiega come cambiare mentalità. 

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