Questo libro nasce da una riflessione molto semplice, ai limiti della banalità: non c’è niente di più personale del nostro cervello, eppure lo conosciamo drammaticamente poco. Non possiamo dire di sapere cosa, esattamente, ci rende ciò che siamo, con le nostre idiosincrasie, le nostre personalità, paure, comportamenti, sogni, pensieri, ricordi…
Questo vale sicuramente per noi comuni mortali, che di mestiere non facciamo i neuroscienziati, né gli scienziati cognitivi, e trascorriamo le nostre giornate (e le nostre nottate) a far lavorare a pieno ritmo una parte del nostro corpo di cui ignoriamo il funzionamento.
Ed è per noi comuni mortali che questo libro è stato scritto, perché sapere qualcosa in più sull’organizzazione del nostro cervello, e su come i cervelli si relazionano tra loro, in un discorso che si snoda tra unicità e collettività, è una risorsa fondamentale per capire meglio noi stessi e i nostri rapporti con gli altri.
Bisogna infatti tener presente che la comunità scientifica, per quanto siano stati compiuti enormi passi in avanti, non ha ancora sollevato del tutto la coltre di mistero che avvolge l’organo ospitato nelle nostre teste. Per tutti questi motivi, Eva Filoramo, l'autrice, ha chiesto aiuto a Edoardo Boncinelli, uno dei più importanti genetisti e divulgatori scientifici d'Italia, per scrivere una prefazione che sia una premessa ma anche un'avvertenza: non esistono istruzioni per l'uso dei nostri cervelli, ma esistono innumerevoli fatti di cui siamo e altrettanto innumerevoli fatti di cui non siamo a conoscenza.
Alcuni esperti, addirittura, dubitano che sarà mai possibile conoscere perfettamente il funzionamento del nostro cervello. Ma questo non arresta la ricerca e lo studio, anzi. Riflettere sul cervello, infatti, è importante di per sé, dal momento che significa riflettere su noi stessi a vari livelli: come individui, come specie e come esseri viventi che abitano su questo pianeta.
I nostri corpi, e i cervelli che ne fanno parte, sono il frutto di un lavoro lento e inesauribile da parte dell’evoluzione. Conoscere il contesto generale in cui ci inseriamo può aiutarci a comprendere meglio certe nostre caratteristiche, in particolare quelle che brillano per inefficienza e irrazionalità, ma anche più legate a “come siamo fatti là dentro”.
Per esempio, perché non riusciamo ad affidarci ai dati statistici? E come mai, per contro, ci affidiamo ciecamente alla nostra memoria, che tutto può dirsi fuorché attendibile? Perché, a seguito di una lesione nello stesso punto del cervello, persone diverse possono manifestare sintomi diversi?
Le domande si susseguono apparentemente senza fine, e l’argomento è così complesso da rischiare di risultare respingente. Durante la sua ricerca, l’autrice ha incontrato molte difficoltà tentando di venire a capo tra le varie posizioni dei membri della comunità scientifica, tra cifre a volte discordanti (alcuni dicono che ci sono 86 neuroni, altri che ce ne sono 128), un gergo tecnico assolutamente respingente e una moltitudine di informazioni.
Eva Filoramo ha perseverato nella scrittura di questo libro con la speranza di riuscire a costruire un ponte affinché queste idee e questi concetti così importanti per la nostra consapevolezza di noi stessi possano diventare parte del bagaglio di conoscenze di chiunque, indipendentemente dalle sue inclinazioni scientifiche, voglia seguire il filo della propria curiosità e provare ad accedervi.
Prefatore
Da genetista individua e caratterizza una famiglia di geni – gli omeogèni – la cui scoperta è considerata tra le più importanti della biologia di questo secolo. Nato a Rodi, in Grecia, nel 1941, fisico di formazione, laureato presso l’Università di Firenze con una tesi sperimentale di Elettronica Quantistica. Si dedica poi allo studio della genetica e della biologia molecolare degli animali superiori.
Professore di Biologia e Genetica presso l’Università Vita-Salute di Milano, è anche un importante divulgatore. L’approfondimento dei meccanismi di formazione dell’asse corporeo e della corteccia cerebrale porta la sua ricerca a intrecciarsi con le neuroscienze e con l’indagine delle funzioni mentali superiori.
Autrice
Da bambina sogna di diventare una scrittrice e inizia a scrivere un diario. Non ha mai smesso. Ama le lingue straniere, ma si iscrive a Fisica. Strada facendo, tuttavia, si lascia irretire dai misteri della meccanica quantistica, su cui scrive un libro insieme al prof. Alberto Giovannini. Tornato alla ribalta, l’amore per la scrittura non l’abbandonerà più, indissolubilmente legato alla passione per la scienza. Per molti anni, organizza eventi di divulgazione scientifica, festival e mostre. Incontra scienziati di tutto il mondo che le fanno scoprire filoni di ricerca a lei ignoti. Nel frattempo, si avvicina alla traduzione di libri di autori come Paul Davies, Nicholas Humphrey, Henri Poincaré e Daniel E. Lieberman. Oggi, tradurre saggistica scientifica continua a essere il suo lavoro principale. Dal 2014 tiene il blog Evalosapeva, in cui racconta storie di scienza, parla di libri a sfondo scientifico e commenta articoli letti sul web.