Un testo snello e pratico che va oltre le filosofie motivazionali, spiegando come compiere piccole azioni con costanza costruiranno negli anni quella che viene comunemente chiamata leadership.
Un testo snello e pratico che va oltre le filosofie motivazionali, spiegando come compiere piccole azioni con costanza costruiranno negli anni quella che viene comunemente chiamata leadership.
Palantir, Apple, Pinterest sono gli ecosistemi in cui Michael Lopp ha iniziato come project manager per finire come vicepresidente di Slack, una delle aziende più combattive e emblematiche del mondo digital americano, recentemente assorbita da SalesForce.
Per tradurre quest’opera abbiamo coinvolto la giovanissima e precocissima Annamaria Mirra, attualmente iscritta al master in editoria di Verona, con il supporto tecnico-scientifico di Matteo Sola, uno dei principali punti di riferimento del mondo HR italiano, grande amico, cultore e sostenitore delle nostre edizioni, nonché uno dei più attenti conoscitori del mondo agile, lean, team building.
Lopp sostiene che facendo team building in modo consapevole a un certo punto capisci che uno degli ingredienti principali del buon management consiste nell’acquisire informazioni. Capire quali sono gli ostacoli, le tensioni e riuscire a mettere da parte le informazioni di poco valore per trovare la rotta migliore per il team. Essere un buon manager significa fare le domande giuste, costruire una vera e propria cultura della verità. Significa capire che esiste un’infinità di soluzioni ma tu dovrai scegliere la migliore per tutti nel minor tempo possibile.
Gestendo da sempre immensi team di ingegneri in alcune della aziende più grosse del mondo e avendo una certa tendenza alla comunicazione – scrive da sempre nel suo blog randsinrepose.com – Michael tratta l’argomento da oltre dieci anni. Ed è diventato in modo ossessivo un cultore del dialogo. Il leader deve costantemente parlare con i PM, altrimenti rischia di diventare un’entità lontana, troppo in alto per identificare problemi e soluzioni quando arriverà il momento di rispondere a domande cruciali.
Molti pensano che la leadership sia una vocazione per pochi eletti che praticano e predicano filosofie sconosciute. Altri pensano che sia quella dei meme che girano su LinkedIn, delle frasi motivazionali, delle immagini in cui il leader non frusta la squadra da dietro ma sta davanti e tira il carro insieme a tutti. La leadership non è un cromosoma né una questione di posizione né una scienza infusa, e non è un mix di meme che vanno bene per raccogliere like e commenti sui social. Gestire una squadra, piccola e grande che sia, è un altro paio di maniche. Le frasi fatte ti serviranno a ben poco.
Ma come rivela questo libro pratico, ciò che è più importante per la leadership è la coerenza dei principi. Di volta in volta, le piccole azioni fatte bene creano fiducia e rispetto all’interno di una squadra.
L’autore attinge costantemente da aneddoti di vita vissuta e instilla nel lettore piccole gocce, pratiche apparentemente semplici ma che con il tempo possono aiutarti a sviluppare capacità di leadership. Imparerai come creare team altamente produttivi, rispettati e affidabili. Ma imparerai a far tesoro di queste lezioni soltanto applicando queste piccole azioni ogni giorno, per molti anni. La leadership si costruisce sull’esperienza e sul dialogo.
Prefatore e supervisore della traduzione
La sua missione è avere un impatto positivo sulle persone e un impatto innovativo sull’ambiente di lavoro, cercando sempre di contribuire a una funzione HR più centrata sulle persone. Appassionato di employee experience, digital HR, change management, agile e nuovo modo di lavorare.
Principali ruoli attuali: HR learning & development leader per Iliad Italia, Digital HR bootcamp founder e scientific coordinator per Talent Garden Innovation School, Partner di Kopernicana. Digital HR speaker e trainer, esperto del Radical HR Club, autore del primo libro italiano su OKR, OKR Performance. Il suo motto è «Abbracciare sempre il non convenzionale».
Autore
Steve Baldwin di Ghost Sites gli ha conferito l’etichetta di precursore del Blog per il suo “uso pionieristico di frame senza bordi” e “contenuto editoriale attuale ed eclettico”. Dopo varie esperienze, nell’aprile 2002, Lopp ha aperto un blog intitolato Rands in Repose. Spiega aspetti della cultura tecnologica e aziendale, con particolare attenzione alle tecniche per migliorare le performance del team. Rands è l’alter ego di Michael Lopp.
Nel 2010 ha iniziato a lavorare in Palantir, dopo più di otto anni in Apple. Nel giugno 2014 dopo 4 anni ha lasciato Palantir per Pinterest. È diventato Vice President of Engineering presso Slack nel maggio 2016.
